La giovane ed affascinante Poppea, dopo avere subito violenza ad opera di due pretoriani, poiché intende chiedere giustizia, si reca a Roma. Qui giunta, la donna si lascia allettare dalle proposte della proprietaria di una casa di appuntamenti e inizia l'attività di prostituta. Il suo fascino fa presa su alcuni legionari del console Marco Valerio, uomo di rigidi costumi, che la rapiscono per fare una festa. L'improvviso arrivo di Marco Valerio interrompe l'orgia e Poppea viene cacciata ed insultata da questi. Mentre vaga per le strade per sfuggire ai pretoriani che danno la caccia ai cristiani, la donna trova rifugio, come modella, presso uno scultore che ha avuto l'incarico dall'imperatore Nerone di scolpire una statua di Venere: colpito dalla sua bellezza Nerone la sposa. Giunta ormai al culmine della potenza, Poppea, per vendicarsi di Marco Valerio che l'aveva insultata, lo convoca a palazzo e, dopo varie reticenze da parte del console, riesce a sedurlo.